Cronaca nera da Pattaya: ex arbitro di calcio si trasforma in assassino

Pattaya – Una tragedia di straordinaria gravità ha sconvolto la cittadina di Pattaya, in Thailandia. Un ex arbitro di calcio ha brutalmente assassinato una donna, per poi porre fine alla propria vita. L’episodio ha avuto luogo in un edificio a tre piani, adibito a alloggio, caffetteria e bottega, situato in Jomtien Beach Road, nel distretto di Banglamung di Chonburi, come riportato dal Capitano di Polizia Chonlawit Athiphansi.

Il sospettato, identificato come Sunthorn Porjai, 57 anni, ex arbitro della Thai League e attualmente istruttore di fitness, è stato trovato in uno stato di estrema agitazione. Armato di una lama seghettata lunga 40 cm, con un laccio attorno al polso e sporca di sangue, l’uomo ha successivamente perso i sensi per una grave ferita autoinflitta al collo. Il Capitano Chonlawit e gli altri agenti, giunti sul posto, hanno cercato di disarmarlo e trasportarlo all’ospedale di Pattaya, dove però è stato dichiarato morto a causa delle sue lesioni.

Sulla scena del crimine, gli agenti hanno ritrovato anche il corpo senza vita di una donna, giacente in una pozza di sangue dietro il bancone dell’esercizio commerciale. La vittima, identificata come Saowajee Lekkhian, 51 anni, proprietaria del lodge, presentava numerose ferite da arma bianca all’addome, alla schiena, alla gola e tagli sulla testa. È stata dichiarata morta sul luogo del delitto.

Kob, un tassista in moto testimone dell’accaduto, ha riferito di aver udito le urla di una donna e di aver quindi corso sul posto. Arrivato sul luogo del delitto, Kob ha visto Sunthorn brandire un coltello e ferirsi ripetutamente alla gola. Ha cercato di chiedere aiuto ma l’aggressore, minacciandolo con l’arma, gli ha impedito di avvicinarsi.

Il marito della vittima, Prakort Lekkhian, 58 anni, sposato con la donna da 20 anni e padre dei loro due figli, ha dichiarato di ignorare i motivi dell’accaduto. Secondo il colonnello di polizia Thanapong Phothi, tuttavia, la causa dell’incidente potrebbe risiedere in una presunta relazione segreta tra il sospettato e la vittima. In passato, infatti, la donna aveva denunciato minacce ricevute dal sospettato. Le indagini sono in corso per chiarire le dinamiche dell’orribile episodio.

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